DIVENTÒ
CARDINALE...
Un celebre soprano nei panni della Duchessa, uno storico dell’arte che fa l’architetto, un giornalista che si improvvisa porporato, tre nobili che fanno... i nobili: la cronaca semiseria di un pomeriggio di fine primavera nel quale il Teatro Regio torna ad essere Teatro Ducale e rivive la prima serata della sua lunga e fortunata storia

foto di STEVE MEZZADRI
Paola Sanguinetti che arriva fresca fresca dal Mar Nero e in pochi minuti si trasforma in Maria Luigia. Il principe Diofebo Meli Lupi di Soragna, che tra una corsa in moto e una salita in bicicletta, diventa suo Gran Ciambellano. La marchesa Zaira Dalla Rosa Prati, con tanto di nonna che fu presente all’inaugurazione dell’allora Teatro Ducale (il 16 maggio 1829) che recita il ruolo di prima dama di Corte. Il giornalista Achille Mezzadri (cioè chi scrive) che si toglie gli occhiali e sacrifica la barba (per la vanità questo ed altro) per vestire l’abito talare e diventare il Vescovo di Parma, Remigio Crescini, cardinale. Luigi Raffaelli che fa l’ambasciatore dell’arciduca Leopoldo di Toscana. Il professor Giovanni Godi, famoso storico dell’arte, che diventa Nicola Bettoli e si prende il merito di aver progettato questo spettacolo di teatro. La marchesa Gabriella Pallavicino che fa... la marchesa Pallavicino, sua antenata. Insomma, un “parterre de roi”, nel Palco Ducale (ricordiamoci d’ora in poi che siamo nel 1829, non è ancora il tempo per i Savoia) per rivivere quella lontana e........
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3 commenti:
Ma che Vescovo brillante e austero. Mezzadri, non crede che qualcuno si potrebbe offendere per un così vero realismo???
Sono sincero...mi sarebbe piaciuto essere tra i figuranti. Mi posso consolare però, perchè mercoledi sarà il mio turno esserlo per la "Certosa di Parma" dove impersonerò un popolano. Vedremo!
Tutti attori a Pramzanblog.....
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