LA MIA GHIAIA
Il lettore Fabrizio Mazzali, strajè pramzàn, racconta un suo recente ritorno a Parma e le sue impressioni dopo aver visto la Nuova Ghiaia
di FABRIZIO MAZZALI

Il freddo è tenue e sopportabilissimo. Il sole illumina la pista di ghiaccio in piazzale Picelli e avvolge di rosa i palazzi dei borghi dell'Oltretorrente. Arrivo al semaforo di viale Mariotti. La vista della Ghiaia, anzi, della nuova Ghiaia mi si presenta come uno spot pubblicitario. La famosa scalinata che......
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2 commenti:
io invece venerdi sera ero alla fiera dell'artigianato a Milano, nei nuovi padiglioni RHO - PERO...costruzione praticamente avveniristica e coperta....neanche a dirlo...dallo stesso tipo di struttura a vela trasparente che abbiamo noi a Parma...
In poche parole...sembrava di essere in piazza Ghiaia..... Che tristezza...
Potrebbe esser stato lo stesso architetto e aver usufruito dello stesso progetto usato per la scarna realizzazione di Piazza Ghiaia. Oltre alla mia forma espressiva ( alquanto deficitaria nell' occasione) un' altra cosa mi lascia sgomento: come si è potuto arrivare a tal punto??? Chiarisco:
com'è mai possibile realizzare simili progetti senza aver consultato quei tanti libri scritti da Pramzani che raffiguravano e spiegavano la storia degli spazi e degli edifici della Piazza??? Eppure , ricordo, che sono proprio coloro i quali hanno dato il via alla nuova costruzione che oggi si affiancano sorridenti e gioiosi alle pubblicazioni dei testi che potrebbero spiegargli nel dettaglio come fosse bella la Ghiaia e quanta vita si accalcava in quello spazio. Oggi, signori, la vita ha lasciato Piazza Ghiaia e solo un miracolo potrebbe riconsegnarcela per ciò che era e che ,purtroppo, non è più.
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